È un nuovo cammino cruelty-free quello che la Cina ha deciso di intraprendere anche per il mondo dei cosmetici, sovvertendo così una serie di regolamenti nazionali di lunga data. Dal primo maggio del 2021 la Cina darà lo stop ai test e alla sperimentazione animale sui prodotti d’importazione. Una prassi che da sempre veniva attuata anche sulla cosmesi Made in Europe, quindi già cruelty-free, ma una procedura standard imposta dalle leggi cinesi attuali. La nuova strategia coinvolgerà tutti quei prodotti di beauty e cosmesi considerati generici, tra questi shampoo, bagnoschiuma, lozioni e trucchi. Le aziende che vogliono sbarcare in Cina senza sottoporsi ai test clinici rituali devono soddisfare alcuni requisiti, primo tra tutti possedere i certificati GMP rilasciati dalle autorità o dalle associazioni delle zone di provenienza. Dovranno anche mostrare una documentazione che attesti la qualità e la sicurezza del prodotto stesso. Una novità interessante per il futuro della Cina, che si sta lentamente orientando verso scelte più consapevoli, ma anche sostenibili e rispettose. La Cina sembra pronta a cambiare rotta, anche grazie ad alcune metodologie da poco approvate, in grado di non prevedere test evitando così il maltrattamento sugli animali.
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