Il 25 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Tartarughe e l’Italia scende in campo per tutelare e promuovere la salvaguardia di queste creature con decine di centri per il recupero e la riabilitazione, dove sono tutelati habitat di fondamentale importanza anche per la sopravvivenza di tante specie animali e vegetali a rischio di estinzione. “Il rischio di estinzione per numerose specie è rappresentato quasi esclusivamente dall’inquinamento prodotto dalle attività umane e la contaminazione del loro habitat naturale in tutto il mondo”, afferma il Ministero della Transizione ecologica. Il Centro Recupero animali marini del Parco Nazionale dell’Asinara ha sviluppato degli studi sull’inquinamento, da cui è emerso che causa sono anche tutte le porzioni di reti o lenze da pesca, che vengono perse o abbandonate nelle nostre acque. Le tartarughe marine possono essere definite delle sentinelle dello stato di inquinamento delle nostre acque, dal momento che la loro salute è strettamente correlata allo stato di salute dell’ecosistema marino.
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