Basta cani alla catena in Piemonte: è la richiesta che le associazioni Animal Law Italia, Green Impact e Save the Dogs fanno al Presidente della Regione Alberto Cirio. La materia, infatti, è di competenza della legislazione regionale e il Piemonte è tra le Regioni che non ha ancora provveduto a emanare il divieto, ormai sempre più esteso sul territorio nazionale. Nonostante l’accresciuta sensibilità dei cittadini al benessere degli animali e alle loro esigenze etologiche, sono moltissimi i cani tuttora tenuti alla catena per lunghi periodi di tempo, spesso per tutta la loro vita. Campania, Umbria e Marche hanno previsto un divieto netto di detenzione di cane alla catena; altre regioni hanno previsto il divieto quale regola generale, stabilendo delle deroghe specifiche e ben definite, come il Lazio. Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Puglia e Abruzzo, hanno adottato delle normative formulate in modo chiaro, che consentono una rapida attuazione e un’efficace vigilanza sulla loro applicazione. Liguria, Basilicata e Sicilia non hanno, al momento, nessuna norma relativa alla detenzione dei cani alla catena. Il Piemonte, insieme alle poche altre regioni che non si sono ancora dotate di una disciplina normativa efficace sul tema (Molise, Provincia autonoma di Trento, Provincia autonoma di Bolzano, Calabria, Val d’ Aosta, Sardegna, Toscana, Friuli-Venezia Giulia) dovrebbe urgentemente modificare la propria normativa, per garantire il rispetto degli standard più moderni e adeguati di tutela e benessere dei cani.
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