Sono decine gli attivisti per i diritti degli animali che, in questi giorni, hanno protestato contro la corsa dei tori di San Firmino. Alcuni manifestanti si sono vestiti da dinosauri e altri li hanno inseguiti, brandendo cartelli con la scritta ‘La corrida è preistorica’. Lo scopo era quello di dimostrare che le corse possono essere divertenti e tenute senza alcuna crudeltà nei confronti degli animali. Si tratta della 18esima protesta annuale guidata da Peta e dalla Ong spagnola AnimalNaturalis. Le manifestazioni si tengono normalmente un giorno prima dell’inizio del festival, con il tradizionale ‘chupinazo’ a mezzogiorno nella piazza del municipio di Pamplona. Le corse iniziano giovedì. “La corrida è una lunga esecuzione rituale di tori e molti turisti che vengono alle corse non si rendono conto che gli stessi tori con cui corrono per un paio di strade vengono poi uccisi nell’arena quel giorno”, ha detto Chelsea Monroe, responsabile della campagna digitale di Peta, “vengono accoltellati più e più volte per 20 minuti, finché non muoiono. Vogliamo che i turisti sappiano che i loro soldi sostengono un’industria davvero crudele”.
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