Specie invasive: Italia colpevole

La Commissione europea ha deferito in Corte di giustizia UE l’Italia e altri cinque Paesi per non aver preparato e applicato il Piano d’azione previsto dalle norme UE contro le specie aliene invasive. Il Regolamento UE in materia è del 2015, e si concentra su un elenco di 88 specie di piante e animali dannose per la biodiversità e gli equilibri degli ecosistemi del continente, dal calabrone asiatico al procione, che richiedono un’azione a livello europeo. Gli Stati membri sono tenuti ad adottare un piano con le misure per impedire l’introduzione intenzionale o accidentale di queste specie nell’UE, per individuarle e intervenire con azioni di eradicazione rapida in una fase precoce dell’invasione o, se le specie sono già ampiamente diffuse, per controllarne la popolazione e impedire che si diffondano ulteriormente.
La lettera di messa in mora era stata mandata nel giugno 2021 a 18 Stati membri, seguita da 15 pareri motivati, il secondo stadio della procedura di infrazione, ad altrettanti Paesi. Da allora la maggior parte dei Paesi ha rimediato e ha adottato le misure richieste, ma sei Paesi (Italia, Bulgaria, Irlanda, Grecia, Lettonia e Portogallo) non hanno adottato misure sufficienti, cosa che ha spinto la Commissione a deferirli alla Corte.

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