E’ stato restituito alla vita selvatica il lupo appenninico (Canis lupus) rinvenuto nel territorio di Cantalupo (Isernia) il 10 febbraio scorso dai militari della Stazione carabinieri Forestale di Frosolone, su segnalazione di un cittadino.L’animale, un esemplare di sesso femminile di circa tre anni di età, giaceva in un fosso quasi a bordo strada con difficoltà di deambulazione provocate da un probabile impatto con un’auto. Difficili le operazioni di recupero da parte dei militari e dei veterinari del servizio regionale che sono durate tutto il pomeriggio. A sera inoltrata, l’animale è stato ricoverato presso l’ambulatorio veterinario del Centro di Recupero Animali Selvatici della Riserva Naturale Orientata dello Stato Montedimezzo (Vastogirardi, Isernia) e affidato alla custodia dei militari del Reparto Biodiversità.Le cure ricevute ne hanno migliorato quotidianamente le condizioni di salute fino al sopraggiungere della definitiva guarigione che ha determinato la necessità di provvedere alla sua liberazione. Ieri pomeriggio i carabinieri Forestali del Reparto Biodiversità di Isernia, del Nucleo di Montedimezzo e delle Stazioni di Roccamandolfi e Frosolone, coordinati dal Comandante Margherita Cretella e assistiti dal personale medico veterinario dell’Osservatorio Tecnico Scientifico della Regione Molise, hanno reintrodotto in natura il lupo nella stessa area dove è stato ritrovato.”Il lupo è un predatore alfa e come tale svolge una fondamentale funzione per l’equilibrio degli ecosistemi di cui fa parte garantendone la biodiversità e compiendo, tra l’altro, un’azione di controllo diretta nei confronti di specie che, qualora in sovrannumero, potrebbero risultare dannose – dicono i carabinieri del reparto Biodiversità – inoltre per l’uomo il lupo non rappresenta un pericolo essendo un animale schivo e timoroso nei suoi confronti, l’atavica paura risulta pertanto del tutto ingiustificata”.
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