Il Parlamento spagnolo ha approvato definitivamente una “legge sul benessere animale”, una norma che prevede tra le altre cose più sanzioni per abusi su diverse categorie di animali e più obblighi per i proprietari di quelli domestici, toccando aspetti che riguardano allevamento, commercio, trasporto, vendita e adozione. E’ stato introdotto l’obbligo per chi ha un cane di frequentare un corso formativo o maggiori tutele agli animali impiegati in feste tradizionali o attività culturali, in particolare per quanto riguarda l’alimentazione e la protezione dalle inclemenze meteorologiche. La nuova norma viene accompagnata da modifiche del codice penale, con le quali si introducono o cambiano vari articoli riguardanti pene detentive (che possono arrivare a due anni), sanzioni, aggravanti o misure cautelari: l’obiettivo è proteggere meglio gli animali da situazioni quali contrabbando, abbandono e violenze. Il dibattito sulla legge è stato accompagnato nei mesi scorsi da accese polemiche, in particolare per divergenze tra i due partiti del governo, Partito Socialista e Unidas Podemos. Uno dei punti più discussi è stato sull’introduzione o meno dei cani da caccia tra le categorie di animali protette. Su istanza dei socialisti, alla fine questi animali sono rimasti fuori dal testo. “Ci siamo spinti fino a dove è stato possibile”, ha detto oggi la proponente della legge Ione Belarra, ministra dei Diritti Sociali e segretaria generale di Podemos. “Mi dispiace profondamente che i cani da caccia siano rimasti esclusi su decisione del Partito Socialista, in collaborazione con il Partito Popolare e Vox (formazioni di destra)”, ha aggiunto.
Quasi una buona legge

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