Domenica 31 gennaio si è chiusa la stagione venatoria 2020/2021. Anche quest’anno il bilancio non può che definirsi negativo. Unica novità realmente positiva del 2020 è la decisione dell’Unione Europea che obbligherà tutti gli Stati membri a non far utilizzare il piombo, pericolosissimo per l’ambiente, la fauna e la salute umana, nelle cartucce utilizzate durante la caccia nelle zone umide, una riforma importante e attesa da anni. Il via libera alle doppiette è stato preceduto da numerosi provvedimenti regionali, sospesi o dichiarati illegittimi dai TAR, tutti tendenti a ridurre le garanzie che la legge pone a tutela della fauna selvatica. Molte regioni “arancioni”, hanno infatti autorizzato gli spostamenti dei cacciatori anche oltre i confini comunali, per esercitare la caccia anche in forma collettiva. Con la stessa motivazione è stata autorizzata la caccia ai cinghiali in braccata che però, oltre a rendere di fatto impossibile il rispetto delle norme anti-Covid, ha effetti assolutamente deleteri sul controllo della specie, le cui popolazioni finiscono anzi per aumentare a causa dell’attività venatoria, come recentemente ribadito da ISPRA, in coerenza con numerosissime pubblicazioni scientifiche in materia.
.
Rispondi