Nelle paludi irachene di Ahwar, sito Unesco un tempo roccaforte della resistenza al regime di Saddam Hussein, il traffico dei fenicotteri rosa è redditizio quanto quello delle armi e della droga. Quando nei mesi invernali gli uccelli migrano per raggiungere le paludi del Sud dell’Iraq, ad attenderli ci sono bracconieri e ricchi acquirenti che ne vogliono alcuni esemplari per arredare i propri giardini; sono considerati una merce da vendere come tante altre. Un business che consente a molte famiglie di sbarcare il lunario. E’ durante i mesi invernali da ottobre a febbraio che gli uccelli migrano verso le paludi irachene meridionali, dove le temperature sono più miti e c’e’ abbondanza di cibo. Quelli che vengono catturati vengono venduti tra i 17 e i 23 euro. C’e’ un decreto locale che vieta il contrabbando di fenicotteri, ma la polizia non procede ad alcun controllo. Tra gli acquirenti ci sono ricchi iracheni e stranieri che vengono dai vicini stati del Golfo: Kuwait, Arabia Saudita o Qatar. I mercanti li vendono sia vivi che morti, anche perché c’e’ gente che mangia la carne di fenicottero. Non esiste una legislazione specifica che protegga i fenicotteri. Tuttavia, diversi accordi internazionali, ratificati dall’Iraq, tutelano gli uccelli migratori e vietano il bracconaggio nelle paludi, ma la loro attuazione rimane limitata. Ogni anno migliaia di uccelli vengono catturati nelle paludi. Il governo provinciale ha decretato il divieto di vendita dei fenicotteri nei mercati.
.
Rispondi