Un business fra i due e i tre milioni di euro: sono queste le cifre del business talvolta al limite della legalità di cani e gatti randagi. Si tratta delle staffette di animali dal Sud al Nord Italia per le adozioni. Sono circa 1000 i cani che, ogni settimana, vengono trasferiti. Per ogni cane trasportato viene richiesto un corrispettivo che in media si aggira tra i 50 e i 60 euro ad esemplare e che può arrivare a superare i 200 euro, a seconda della taglia e della tratta percorsa. E’ quanto emerge dall’analisi del magazine Kodami che presenta la prima video inchiesta svolta in Italia sul fenomeno. È una questione che coinvolge cani di diverse tipologie (liberi sul territorio, abbandonati o provenienti dai canili) che vengono caricati sui furgoni nelle regioni del Centro-Sud e inviati alle famiglie adottanti o in canili del Nord. Una media di 4.000 mila esemplari al mese di cui poco si parla, poiché non ci si riferisce alla tratta dei cuccioli dell’Est Europa che emerge più spesso sui media.
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