Nell’ambito dell’operazione Dirty Beauty dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Roma, il proprietario di un cane corso è stato condannato per aver fatto tagliare le orecchie al proprio cane per motivi estetici. Gli agenti Oipa sono impegnati da molti anni a controllare le esposizioni canine che spesso vedono la partecipazione di molossoidi mutilati per obsoleti standard di bellezza, ormai vietati. Le mutilazioni di coda e orecchie configurano infatti il reato di maltrattamento, che prevede fino a 18 mesi di reclusione e una multa fino a 30 mila euro. “I molti controlli delle nostra guardie zoofile a livello nazionale hanno portato a oltre ottanta denunce all’autorità giudiziaria, anche nei confronti di veterinari”, spiega Claudio Locuratolo, coordinatore provinciale delle guardie zoofile Oipa di Roma e provincia. “Le pronunce dei Tribunali su nostre denunce stanno mettendo fine a questa pratica crudele e illegale e, grazie all’attività di repressione di questi reati, il fenomeno è in netta diminuzione”. “Le federazioni nazionali ed internazionali per la cinofilia dovrebbero assumere posizioni più severe ed escludere dalle manifestazioni cani mutilati. Inoltre, gli Ordini dei medici veterinari dovrebbero essere meno indulgenti nei confronti dei propri iscritti”, conclude Claudio Locuratolo.
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