Erano le 8 del mattino di venerdì 11 giugno quando, a bordo della sua barca “Ja’n J” non lontano dalle coste di Cape Cod, il pescatore Michael Packard stava rientrando in acqua per la seconda immersione a caccia di aragoste. All’improvviso però un suono sordo, una forte spinta e poi il buio: Packard era stato inghiottito da una balena. Aiutato a respirare dalla bombola di ossigeno con la quale si era buttato in acqua, Packard ha iniziato a pensare a una via d’uscita. A salvarlo è stato un colpo di tosse: la balena prima è emersa in superficie, poi ha iniziato a scuotere la testa e in pochi secondi Packard era in acqua, vivo e vegeto. Come nel libro di Herman Melville l’incredibile storia è ambientata in Massachusetts, uno dei posti più noti al mondo per l’avvistamento delle balene. Gli esperti dell’area hanno bollato come un “incidente” l’avventura-sventura del pescatore 56enne perché le balenottere azzurre non sono animali aggressivi e non lo sono soprattutto con gli umani.
.
Rispondi