A Santa Maria Hoé, piccolo comune brianzolo, dopo giorni di forti temporali, una tana di cuccioli di lepre si è riempita d’acqua, mettendo a rischio la loro vita. La micia Dea, dal grande istinto materno, li ha soccorsi come se fossero i suoi gattini ed uno per uno li ha tratti in salvo portandoli sotto il balcone di casa. Poi ha miagolato finché non è riuscita ad attirare l’attenzione dei suoi proprietari che hanno soccorso i cuccioli e li hanno portati al CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) “Stella del Nord”, gestito a Calolziocorte dalla Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, che in provincia di Lecco si prende cura degli animali del bosco. “Sono molto delicati – spiegano al CRAS – e allattarli correttamente non è semplice. Non vi sono orari né dosaggi precisi. Sono le piccole lepri a richiedere la poppata quando hanno fame ed a decidere quanto latte assumere: un prodotto particolare che arriva dagli Stati Uniti”. La tempestività è fondamentale per il salvataggio di questi neonati, come di tutte le altre specie della quali si occupa il centro specializzato di LEIDAA, che ha iniziato la sua attività con l’autorizzazione ufficiale della Regione Lombardia nello scorso mese di marzo. I pazienti di questo “ospedale” per animali selvatici – con tanto di sala operatoria – sono tutti gli animali del bosco: lepri, ricci, tassi, volpi, faine, ogni genere di ungulato, tutti gli uccelli, dal passerotto, ai rapaci, agli acquatici, come i cigni o i germani, ai pipistrelli. Li accudiscono volontari specializzati, sotto una guida dell’equipe veterinaria. Se avvistate animali selvatici in difficoltà, sul territorio lecchese, contattate subito la polizia provinciale attraverso il numero diretto o eventualmente il 112. Ricordiamo che il codice della strada prevede l’obbligo di soccorso anche per gli animali.
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