Il Congresso dei deputati spagnolo ha approvato una discussa legge sui diritti degli animali, rimasta in bilico per settimane a causa di divergenze su una parte della stessa tra le due formazioni che compongono il governo, il Partito Socialista (Psoe) e Unidas Podemos. La norma, proposta inizialmente dall’esecutivo stesso, contempla aspetti come la garanzia di maggior protezione degli animali dai maltrattamenti e dall’abbandono, ad esempio in situazioni come feste popolari (le battaglie tra galli vengono proibite), e la riformulazione delle norme su questioni come l’allevamento (come l’introduzione di un corso obbligatorio per proprietari di cani), vendita, trasporto o adozione. E’ stata anche approvata una riforma più restrittiva del codice penale. Fino all’ultimo, l’approvazione della proposta di legge è rimasta in dubbio in quanto il gruppo parlamentare socialista puntava ad escludere dalla stessa la normativa sui cani da caccia, questione che ha portato a un lungo scontro con Podemos. In extremis, spiegano i media iberici, questo secondo partito ha accettato le condizioni del Psoe, decisione che ha favorito il “sì” in Aula grazie ai voti del partito del governo e di alcuni partner parlamentari. “Sono profondamente dispiaciuta che si sia rotto in Parlamento il consenso costruito all’interno del governo per proteggere i diritti di tutti gli animali, anche dei cani da caccia”, ha affermato la ministra dei Diritti Sociali Ione Belarra, segretaria generale di Podemos. “Lasciarli fuori da questa legge significa esclusivamente mantenere nell’impunità chi li maltratta”, ha aggiunto.
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Animali alla riscossa 
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