L’emendamento “caccia selvaggia”, approvato mercoledì scorso dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati nel Disegno di Legge di Bilancio è lo stravolgimento del contenuto dell’articolo 19 della Legge quadro sulla caccia che riguarda i “piani di controllo della fauna selvatica”. Con questa nuova formulazione i cacciatori potranno sparare a qualsiasi animale selvatico, anche quelli protetti e super protetti come orsi, lupi, aquile e altri rapaci, per 365 giorni l’anno e 24 ore al giorno. Questo sarà possibile anche nelle zone protette quali i parchi nazionali e regionali, le oasi, le riserve e gli ambiti urbani. Un’altra novità dell’emendamento caccia è che gli interventi dei cacciatori non saranno più sottoposti alla preventiva verifica scientifica dell’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il massimo istituto scientifico pubblico nazionale deputato a fornire pareri sugli interventi nei confronti degli animali selvatici, aggirando così le disposizioni che oggi impongono che per poter uccidere anche un solo animale selvatico considerato “dannoso”, deve essere dimostrato che non esistono efficaci soluzioni alternative non cruente. Questo comporterà, ad esempio, che tutte le Regioni che oggi si lamentano per la presenza dei lupi sul loro territorio potranno disporne l’uccisione fino a portarli all’estinzione, violando le Direttive europee, nonché il nuovo articolo 9 della nostra Costituzione, entrato in vigore nove mesi fa. Chi dice che questo emendamento ha l’unico obiettivo di ridurre la presenza dei cinghiali ampliando il periodo di caccia mente spudoratamente per due motivi: il primo perché è stata data autorizzazione a sparare a tutte le specie selvatiche, il secondo perché tutti gli ungulati, di cui i cinghiali fanno parte, sono cacciabili giorno e notte e durante tutto l’anno già dal 2005. Questione non secondaria, i cacciatori potranno utilizzare qualsiasi arma per sparare, anche quelle oggi vietate per la caccia, come per esempio le balestre oppure addirittura le pistole, che sarà sufficiente detenere legalmente. Se la Legge verrà approvata così com’è nessun animale selvatico sarà più al sicuro: verranno braccati ovunque, anche nei periodi più delicati dell’anno dedicati alla riproduzione e alla cura dei piccoli, anche nei momenti di riposo e in zone che fino al giorno prima erano vietate ai cacciatori. Tutto ciò che oggi è considerato bracconaggio sarà reso legale con effetti devastanti per ogni specie animale.
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