Realtà distorta

La strage di animali selvatici (nove lupi, cinque grifoni e due corvi imperiali) nel corridoio faunistico tra il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco regionale del Sirente Velino “non può restare impunita”. “L’interessata narrazione sugli orsi-killer e i lupi cattivi – osserva l’Onorevole Michela Vittoria Brambilla, Presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente – tende a mettere in ombra i casi, quelli sì veri e numerosissimi, di bracconaggio ai danni anche di specie particolarmente protette: gli atti di bracconaggio accertati ogni anno sono circa tremila, quelli probabilmente commessi 400 mila. Si stima che ne siano vittime almeno 300 lupi l’anno, su una popolazione complessiva di circa 3.300. Chi vorrebbe legalizzare l’abbattimento di questi iconici animali sappia che i branchi pagano già un grande tributo di sangue dall’odio di individui senza scrupoli, che usano tutti i mezzi, dal veleno alle pallottole, per eliminare una presenza sgradita. Bisogna andare esattamente nella direzione opposta e punire con severità chi si macchia di tali reati e con particolare severità chi ricorre a sostanze tossiche o nocive che possono colpire indiscriminatamente altre specie e l’uomo stesso. E’ urgente trasformare in legge le norme sulle esche avvelenate oggi dettate da una semplice ordinanza, reiterata ogni anno.”

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